mercoledì 14 marzo 2018

3,14 LA FESTA DELLA MATEMATICA

Oggi è il PI GRECO - DAY, la festa della matematica!!!
All'I.C. Cairoli abbiamo festeggiato inaugurando una mostra fantastica, che ci aiuta a capire che la matematica non è soltanto una gran quantità di numeri campati in aria, ma quei numeri hanno i piedi ben ancorati per terra, nella realtà di tutti i giorni. Li ritroviamo nella geometria delicata dei fiocchi di neve o in quella rigorosa delle bolle di sapone, nella simmetria di un fiore o di un alveare, o nella struttura frattale dei cavolfiori... Anche il volo a spirale del falco, quando si cala in picchiata per catturare la sua preda, segue una legge matematica! E poi ancora: una melodia piacevole o l'armonia di un disegno, la musicalità dei versi poetici:....anche questo è matematica.
Come diceva il padre della scienza sperimentale Galileo Galilei, l'universo intero parla con il linguaggio della matematica e le sue parole sono le forme della geometria: se non conosciamo la matematica, il mondo per noi rimarrà sconosciuto. (Galileo Galilei, 1623, Il Saggiatore).
Per saperne di più, visita la nostra mostra.
Tutte le info nel sito della scuola

lunedì 12 marzo 2018

PRIMA L’UOVO O PRIMA LA GALLINA?




E’ un bel dilemma…. Quante volte ce lo siamo chiesti? Sembra una di quelle domande fatte apposta per farci arrovellare e poi rimanere senza risposta, ma la scienza ci può venire in aiuto.
Analizziamo il problema dal punto di vista evolutivo. Le prime uova con il guscio sono comparse 350 milioni di anni fa, con i rettili. Questi animali depongono le uova sulla terraferma e il guscio le protegge dalla disidratazione. Gli uccelli, gruppo sistematico a cui appartengono le galline, sono comparsi ben 150 milioni di anni dopo!!! Quindi, grazie alla scienza, possiamo affermare con assoluta certezza che prima c’è stato l’uovo, e poi la gallina!! 😎😎😎  


Sitografia
www.focusjunior.it

martedì 6 marzo 2018

Né pioggia, né neve: GELICIDIO!


Ma da quanto tempo è che non nevicava così? Nei giorni scorsi è stato bellissimo! Sì, faceva un po’ freddino, ma vuoi mettere? Uno spettacolo, ovunque: l’Italia intera tutta imbiancata, persino al mare! E poi ha smesso. Va be’, ora pioverà, ci siamo detti…e invece no. TG e meteo ci hanno messo in guardia dal… GELICIDIO, una parola che non solo mette freddo solo a sentirla, ma è anche un po' misteriosa: alzi la mano chi sa cosa significhi!
Partiamo dall’inizio, dall'etimologia, cioè l’origine della parola. Il termine "gelicidio" deriva dal latino ed è composto dal sostantivo “gelu”, che significa “gelo” e dal verbo “cadere”, il cui significato è abbastanza intuitivo. Quindi gelicidio significa "il gelo che cade (dal cielo)".
In che cosa consiste il gelicidio? Piove, ma tutto si ricopre all’istante con uno strato di ghiaccio trasparente, liscio e qualche volta molto spesso e pesante, creando un paesaggio da fiaba, ma anche disagi e danni. 


GELICIDIO IN CAMPAGNA
GERMOGLI IMPRIGIONATI NEL GELICIDIO











Il gelicidio rovina le colture, può spezzare rami anche grossi generando pericoli per persone, costruzioni, veicoli, può danneggiare cavi elettrici e ricoprire le strade con una lastra di ghiaccio estremamente pericolosa per le auto, che scivolano come se fossero su pattini, rischiando pericolosi incidenti. 



EFFETTI DEL GELICIDIO SULLE STRADE


Ma come mai anche se fa freddo, non nevica? Perché la pioggia si trasforma in ghiaccio? Immaginiamo che ci siano nuvole cariche di neve. Immaginiamo che faccia freddo, con temperature al di sotto degli 0°C. Immaginiamo anche che ad un certo punto una massa d’aria tiepida e umida si infili ad alta quota tra le nuvole e la massa d’aria freddissima sottostante, proprio come è accaduto con il vento di Libeccio che dal Nord Africa è arrivato sull’Italia. In queste condizioni si verifica un’INVERSIONE TERMICA: gli strati più bassi dell’atmosfera, contrariamente a quanto accade di norma, sono più freddi di quelli tiepidi soprastanti, che si trovano al di sotto delle nubi. Se dalle nuvole cade la neve, attraversando lo strato di aria tiepida, questa si fonde trasformandosi in pioggia. La pioggia incontra l'aria gelida sottostante, si raffredda lentamente senza però trasformarsi in ghiaccio, anche se la sua temperatura scende al di sotto del punto di solidificazione. Questo fenomeno si chiama SOPRAFFUSIONE. Le gocce d’acqua sopraffuse sono in una condizione di equilibrio instabile: se la temperatura  dell’aria è minore di 0°C, non appena toccano un oggetto, l’equilibrio instabile si rompe  e solidificano istantaneamente, generando i poetici, ma pericolosi strati di ghiaccio. 

Riferimenti: 
 http://glossariometeo.altervista.org
 http://meteoweb.eu
IMMAGINI TRATTE DA

venerdì 16 febbraio 2018

IL BERNOCCOLO DELLA SCIENZA

SI PARTE, RAGAZZI, INIZIA UNA NUOVA AVVENTURA con IL BERNOCCOLO DELLA SCIENZA, il blog dei BERNOCCOLUTI. E' uno spazio creato da noi che abbiamo il bernoccolo, il "chiodo fisso" della scienza e lo dedichiamo sia a coloro che condividono la nostra passione, sia a coloro che invece con la scienza non hanno molto dimestichezza, con l'intento di stuzzicare la loro curiosità. Con questo blog vogliamo mettere qualche pulce nell'orecchio, dare risposte alle domande che qualche volta ci frullano in testa,  ficcare il naso nella realtà e guardare un po’ più da vicino la scienza, che troppo spesso appare come qualcosa di lontano e noioso. Forse dimentichiamo che la scienza è ovunque intorno a noi, ci aiuta a vivere meglio e a conoscere il mondo in cui viviamo: un cellulare che squilla, una torta che lievita, il caffè che sale  nella moka, una fetta di pane e nutella che inevitabilmente cade dalla parte sbagliata spiaccicandosi sulla tovaglia, il mal di pancia prima di un'interrogazione, una matita che scrive…. Basta guardarsi intorno con occhi curiosi per scoprire che viviamo immersi in fenomeni scientifici!
ALLORA CORAGGIO!! Hai un argomento che ti interessa? Hai letto qualcosa che ti ha entusiasmato così tanto da volerlo condividere con altri? Hai una curiosità che ti assilla? Parlane a scuola con il comitato di redazione, che farà di tutto per soddisfare la tua richiesta, oppure contattaci.
Ti sei documentato su un argomento che ti ha solleticato la voglia di saperne di più e hai scritto un "pezzo" che ti piacerebbe pubblicare? FANTASTICO!! Consegnalo al comitato di redazione firmato con il nome, la classe e senza cognome, completo della indicazione delle fonti da cui hai preso le informazioni contenute nell’articolo: il comitato di redazione  verificherà che tutto sia in regola…et voila, il gioco è fatto! 
Ci siamo organizzati in un comitato di redazione formato da una rappresentanza di ogni classe: a turno, ogni mese, la redazione delle classi prime, o quella delle seconde, oppure quella delle terze pubblicherà un articolo, attingendo dalle proprie o dalle vostre proposte. 
Con il vostro aiuto siamo certi di riuscire a pubblicare almeno un articolo al mese. 

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